Incontra chi lavora per te! Mirella Faenza fiorista

Sono Mirella, una signora attempata che nel corso della sua vita ha fatto di tutto e di più; da bambina sognavo di fare, in ordine prioritario, la cantante, la maestra e la parrucchiera….tutti e tre i mestieri ovviamente, possibilmente anche in contemporanea, sapete come gioca la mente dei bambini!
Per questo, facevo i compiti nella sala da pranzo della mia nonna, davanti ad una specchiera, fingendo di interrogare gli alunni, assegnando punizioni, estenuanti dettati ed esercizi di bella scrittura…dal momento che ero insegnante e alunna in un’unica persona, ed ero molto esigente come maestra, a scuola ottenevo ottimi risultati.
Nello specchiarmi mi toccavo spesso i capelli, che avevo corti e castani e li immaginavo lunghi, ondulati e biondi. Finite le lezioni, preparavo la cartella e canticchiavo di tutto, conoscevo tutte le canzoni che trasmettevano alla radio e in televisione.
Poi sono diventata “grande” e ho inseguito uno solo dei miei sogni, ho studiato per fare l’insegnante e questo ho fatto per 25 anni, con abnegazione e grande rispetto per i bambini , poi ho fatto la commerciante in un negozio di oreficeria di famiglia poi, all’improvviso, sono arrivati i fiori e da lì, una svolta radicale nella mia vita.
E oggi sono qui, Mirella Faenza Fiorista.

Non ho mai pensato che avrei intrapreso questa professione; in un periodo un po’ cupo della mia vita mi sono iscritta ad una scuola di decorazione floreale, così tanto per approfondire la mia conoscenza dei fiori e per apprendere qualche tecnica per disporli con più grazia.
Ho frequentato la scuola per quattro anni con risultati discreti ma non eccelsi, dopo tanti anni mi sono ritrovata non dietro la cattedra ma sul banco e sinceramente non ero proprio a mio agio, non tanto per la collocazione diversa, ma perchè facevo molta fatica a rientrare negli schemi compositivi che volta per volta ci venivano richiesti. Mi sentivo omologata, non mi soddisfava mai del tutto quello che realizzavo e, una volta a casa, disfavo la composizione che, a detta delle insegnanti era gradevole, e la rifacevo seguendo non più lo schema scolastico ma quello che mi diceva il cuore, finchè non ero soddisfatta.
A poco a poco ho trovato la mia strada, il mio stile e ho capito che avevo bisogno di esprimermi liberamente, poi i primi lavoretti per le amiche, poi il primo lavoro più impegnativo, poi il primo matrimonio della figlia di un’amica, poi…ho capito che era quello che avrei voluto fare negli anni a venire, e così è stato.

Del mio lavoro mi piace la continua ricerca di moduli compositivi diversi e personali, è una sfida che ogni volta faccio con me stessa per non ripetermi, per non cadere in stereotipi, per dare a ogni evento un taglio che lo caratterizzi.
Mi piace rapportarmi e confrontarmi con gli altri, sia con i colleghi che con gli altri operatori , da tutti si può imparare qualcosa. Lavoro con grande senso di responsabilità, serietà e scrupolo e ho sempre cercato di soddisfare i miei clienti senza entrare in conflitto con il mio modo di lavorare. Mi piace essere corretta e onesta con tutti, e credo
proprio di riuscirci.

In anni di attività aneddoti divertenti ce ne sono stati, ma sinceramente anche dimenticati velocemente. Quello che invece ricorderò sempre è che incontrai una coppia che mi affidò il lavoro e, la mattina del matrimonio, quando lo sposo arrivò accompagnato dal padre, riconobbi in lui il primario che l’anno prima aveva avuto in cura la mia mamma durante il suo ultimo ricovero in ospedale. Persona di altissimo spessore professionale ma soprattutto umano, che era venuto anche a casa dalla mamma, negli ultimi giorni, per visitarla e rassicurarla con parole dolcissime; anche lui mi riconobbe e fu un abbraccio indimenticabile, dove le emozioni lasciarono il posto a un fiume di lacrime. Tuttora lo ricordo con dolcezza e riconoscenza.

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